VANGELO DEL GIORNO – Martedì 12 Giugno 2018
Martedì della X settimana delle ferie del Tempo Ordinario
« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Santo(i) del giorno : S. Gaspare Bertoni, sacerdote e fondatore (1777-1853), B. Lorenzo Maria Salvi, sacerdote C.P. (1782-1856)
Meditazione del giorno
Discorso attribuito a San Massimo di Torino : “Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo”
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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,13-16.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ” Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.”
Traduzione liturgica della Bibbia
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Meditazione del giorno:
Discorso attribuito a San Massimo di Torino (? – ca 420), vescovo – Traduzione dal testo francese
“Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo”
Il Signore ha detto agli apostoli: “Voi siete la luce del mondo”. Come sono vere le similitudini che il Signore usa per definire i nostri padri nella fede! Li chiama “sale”, poiché ci insegnano la sapienza di Dio, e “luce”, poiché tolgono dai nostri cuori l’accecamento e le tenebre della nostra incredulità. E’ dunque a giusto titolo che gli apostoli ricevono il nome di luce: essi annunciano nell’oscurità del mondo la chiarezza del cielo e lo splendore dell’eternità. Non è diventato Pietro una luce per il mondo intero e per tutti i fedeli, quando ha detto al Signore: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16)? Quale illuminazione più grande avrebbe potuto ricevere il genere umano, che quella di sapere attraverso Pietro che il Figlio del Dio vivente era il creatore della sua luce?
E san Paolo non è una luce meno grande per il mondo: quando tutta la terra era accecata dalle tenebre della malvagità, egli è salito fino al cielo (2Cor 12,2) e, al suo ritorno, ha rivelato i misteri dello splendore eterno. Per questo non ha potuto né nascondersi, come la città sul monte, né lasciarsi mettere sotto il lucernaio, poiché Cristo, con la luce della sua maestà, l’aveva acceso come lampada eccezionale, riempita dell’olio dello Spirito Santo. Ecco perché, miei amati, se ci sta a cuore ricercare il sapore della sapienza di Dio, rinunciando alle illusioni del mondo, gustiamo il sale degli apostoli.