di RODOLFO CONCORDIA (Roma)
rodolfo.concordia@dconline.info * 335-7709516
Coordinatore della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario regionale per lo Sviluppo e Organizzazione della Democrazia Cristiana del Lazio.
< Verso la Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana
(sabato 22 giugno 2019 – ore 10 – Via Giovanni Giolitti n. 339 – a Roma) >
Nella vita di un Partito, ci sono momenti di grande rilevanza come quello inerente la convocazione della Direzione Nazionale di Sabato 22 Giugno, alle ore 10:00, presso la sala convegni dell’Università San Paolo Apostolo in via Giovanni Giolitti 339, a Roma.
Perchè l’incontro assume un valore così importante?
Questa riunione della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana, dopo l’ultimo esito elettorale, rappresenta l’opportunità da tutti noi auspicata, per un dibattito franco sullo stato del Partito e per individuare le linee guida per una auspicabile crescita organizzativa e di iniziativa politica.
L’art 83 dello Statuto del Partito infatti, definisce con esattezza le competenze della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana: “delibera sugli indirizzi politici e programmatici del Partito sulla base delle determinazioni del Congresso e del Consiglio Nazionale”aggiornate al nuovo contesto politico e sociale del Paese.
E’ evidente quindi l’importanza della partecipazione ad essa di tutti coloro che ne fanno parte, così come molto opportuno il coinvolgimento dei Membri del Consiglio Nazionale, di tutti i responsabili organizzativi Regionali, Provinciali e Cittadini, dei rappresentanti delle Associazioni, Movimenti Politici che fanno riferimento alla Storia della Democrazia Cristiana e sono impegnati nel percorso di unificazione (accordo 18-07 2017) e successive adesioni, così come voluto dal nostro Segretario politico nazionale D.C. Angelo Sandri.
Anche perchè, io credo, che stia scemando il tempo della rabbia morale verso una politica immorale e lontana dalla gente e che il ciclo di credibilità verso il governo Giallo-Verde si stia proprio esaurendo.
Il tutto propiziato, anche, dall’inconsistenza delle scelte operate che stanno portando il Paese fuori dal contesto di credibilità internazionale e dalle stime di tutte le agenzie economico-finanziarie.
E’ indubbio che esse, hanno ulteriormente aggravato la situazione economica e sociale e stanno costruendo un solco fra noi ed il mondo occidentale, allertando gli investitori privati internazionali che dirigono presso altri paesi, i capitali di investimento senza i quali non è possibile realizzare una fase di crescita e di sviluppo del Paese.
E la stessa dicotomia con la Commissione Europea rispetto alla volontà di quest’ultima di aprire verso l’Italia una procedura per < Debito Eccessivo >, è una cartina di tornasole a cui ricorrono coloro che sono preoccupati più dei loro interessi elettorali piuttosto che ai bisogni reali del Paese.
Infatti, i problemi di Debito Eccessivo, Deficit Pubblico, Rapporto Debito/PIL , la carenza di adeguati investimenti Pubblici a supporto della crescita, non sono parametri a cui guarda solo la Commissione Europea ma tutti gli istituti internazionali di carattere economico-finanziario, le Agenzie di Rating e soprattutto, gli Investitori Internazionali che si disimpegnano dall’ investire in Italia.
Per non parlare, delle dichiarazioni dei due Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri che aggravano ancora di più il rapporto con tutti i 28 Paesi, che chiedono all’Italia il rispetto degli impegni presi, a cominciare, dai quei Paesi Sovranisti alleati di Salvini.
Ebbene, quando inizierà lo sgretolamento della Lega, una volta che gli elettori comprenderanno l’incapacità di offrire un progetto di cambiamento a carattere nazionale e si renderanno conto di come, le scelte governative, hanno abbassato ulteriormente il livello di vita degli Italiani e reso ancora più buio il futuro alle Nuove Generazioni, dove si orienterà la preferenza degli elettori e quali sono i Partiti che possono raccoglierli?.
Questo è il quesito politico che ci riguarda ed insieme, la sfida del tempo attuale.
Ed al di là di un risultato elettorale piuttosto mortificante, dobbiamo trovare in noi stessi, la fierezza dell’appartenenza al nostro passato e verso quei principi cattolici che sono l’afflato ispiratore del nostro impegno politico.
Dobbiamo rigenerare quel personalismo comunitario che vede l’uomo al centro dell’impegno e che rende la politica ricca di contenuti etici e morali ed al servizio delle persone e non degli interessi dei gruppi forti.
Così come è evidente la mancanza nello scenario politico attuale di un Partito di Centro che sappia interagire con i bisogni e le aspirazioni di giustizia, di dignità lavorativa, di un rafforzamento della famiglia, di una protezione sociale per quel targhet di società in difficoltà ed alle prese con reali problemi di sussistenza e di un rafforzamento del sistema di tutela dei servizi di assistenza e di protezione dei diversamente abili.
Possibile che la cultura, i massmedia, gli scrittori, gli analisti continuino a tacere e non abbiano da ridire dall’assenza nel tessuto connettivo di elementi come sussidiarità, giustizia, difesa dei deboli e contemporaneamente, della crescita di odio, di rabbia sociale, di divisione, di “strilli vuoti” da parte di coloro che non possiedono la cultura della propria genesi e che quindi non hanno certezze da offrire per il domani?
Noi ci siamo ed intendiamo raccogliere queste istanze e dare continuità alla nobiltà del passato ed insieme contribuire ad un futuro migliore !
di RODOLFO CONCORDIA (Roma) – rodolfo.concordia@dconline.info * 335-7709516
Coordinatore della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario regionale per lo Sviluppo e Organizzazione della Democrazia Cristiana del Lazio.
Buongiorno Buon Lavoro ,un saluto a tutti.