XXIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (15/16 DICEMBRE 2023 – ROMA – CENTRO CONGRESSI “CASA TRA NOI “): “IN POLITICA DA DEMOCRATICI CRISTIANI” !

XXIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (15/16 DICEMBRE 2023 – ROMA – CENTRO CONGRESSI “CASA TRA NOI “): “IN POLITICA DA DEMOCRATICI CRISTIANI” !

A cura di Dott. ANGELO SANDRI (Cervignano del Friuli/Udine)

Segreteria nazionale della Democrazia Cristiana

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< XXIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (15/16 DICEMBRE 2023 – ROMA – CENTRO CONGRESSI “CASA TRA NOI “): “IN POLITICA DA DEMOCRATICI CRISTIANI” ! >

Si aprirà quest’oggi – venerdì 15 dicembre 2023 – ore 17.30 – a Roma presso il Centro Congressi “Casa Tra Noi” (in via Monte del Gallo n. 113), nei pressi di Città del Vaticano il XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana italiana.

L’appuntamento per i congressisti è dunque fissato per le ore 17.30 – nel pomeriggio di venerdì – con le classiche operazioni procedurali di verifica effettuate dalla Commissione verifica poteri della D.C. per i vari accreditamenti al Congresso stesso.

Poi – dopo i saluti di rito da parte della Presidenza del Congresso nazionale – è previsto lo svolgimento dell’ultima seduta del Consiglio nazionale della D.C. in carica (eletto nel corso del XXIII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana – che con detta seduta esaurirà il proprio mandato ed il conseguente azzeramento di tutte le cariche interne del partito a livello nazionale.

La sera del venerdì, alle ore 20.30 è prevista una cena sociale presso la stessa struttura di < Casa Tra Noi > e dove alloggeranno numerosi congressisti partecipanti all’evento congressuale della Democrazia Cristiana.

La mattina del sabato 16 dicembre 2023 verrà celebrata presso la cappella di < Casa Tra Noi > una Santa Messa ed alle ore 10.00 si riprenderanno i lavori congressuali. E nella mattinata del sabato è prevista anche la relazione del Segretario politico nazionale uscente della D.C. dott. Angelo Sandri.

Ecco alcune anticipazioni di detta relazione.

<<  In tempi così difficili come quelli attuali – esordisce Angelo Sandri – mi sembra molto importante una affermazione di Sant’Agostino la quale sottolinea come:

 “Finchè viviamo lottiamo e finchè lottiamo è segno che non siamo ancora stati sconfitti. E che quindi lo Spirito Santo abita in noi.

E se la morte non ti troverà come vincitore, fà che almeno ti trovi al posto di combattimento”.

In effetti ci troviamo nel bel mezzo di una fase storica di transizione da un mondo vecchio ad uno nuovo.

Dovunque volgiamo lo sguardo le strutture sociali minacciano di crollare: blocchi di potere, nazioni, ecologia, migrazione, tassi di natalità, sicurezza globale.

Ma anche sul piano personale: matrimonio, famiglia, figli, legami religiosi.

La fede nell’universalità salvifica della democrazia si sta sbriciolando perchè essa si sta modificando proprio sotto i nostri occhi (e talvolta anche a causa nostra) in una nuova tirannia, in cui la classe politica manipola le masse con norme imposte come politicamente corrette, con sanzioni sociali e con un crescente criminalizzazione dei comportamenti non conformi.

Già per Aristotele la democrazia rischiava di diventare una deviazione della politica orientata al Bene Comune, nella misura in cui il potere della maggioranza serviva solamente al soddisfacimento di interessi alla fin fine individuali ed egoistici.

La democrazia necessita invece di un fondamento valoriale, che permetta agli uomini di rivolgersi e propendere per il Bene Comune.

I valori a cui si sapeva vincolata la società europea stavano alla base delle nazioni dell’Europa ed erano radicati nella fede cristiana. Era ed è tuttora compito della Chiesa sviluppare dal Vangelo le basi etiche dell’esistenza umana, annunciarle ed ispirare gli uomini a volere il Bene.

Alexis del Tocquevile descrive in modo mirabile questo legame in una sua opera (La democrazia in America – del 1840).

Egli dimostra come la democrazia potesse funzionare solo perchè l’uomo era religiosamente ancorato al Bene Comune.

Il fondamento della democrazia è dunque pericolosamente minacciato dall’abbandono della fede.

Se il fondamento cristiano si sgretola, la democrazia si tramuta in una nuova forma di totalitarismo ed il capitalismo in un sistema di sfruttamento dell’uomo e della natura, che distrugge le basi naturali e morali della famiglia umana.

L’ancoraggio alla realtà trascendente di Dio Onnipotente, a cui l’uomo è chiamato a rendere conto, è venuto meno ed il superamento dell’ordine del creato, reso possibile dai mezzi tecnologici, non conosce più limiti.

Sono dunque sorte nuove ideologie che disprezzano la dignità dell’essere umano e che mirano a distruggere la sua identità e le sue strutture esistenziali.

Per raggiungere i loro obiettivi si servono di nuove tecnologie come la fecondazione in vitro, la manipolazione genetica, la ricerca sugli embrioni, trattati alla stregua di puro materiale.

E non si fermano neppure davanti ad esperimenti sacrileghi come l’incrocio fra uomo e macchina (TRANSUMANESIMO) ed altro.

In una situazione così negativa e preoccupante un elemento di speranza è fonito dal fatto che sempre più cristiani si destano e riscoprono la loro responsabilità. Essi comprendono l’urgenza di partecipare ad un rinnovamento della società, perchè il suo decadimento culturale, sociale, giuridico e spirituale è ormai evidente.

I cristiani hanno cominciato a formare reti, a sviluppare strategie ed a lascirsi coinvolgere sempre più nelle questioni cruciali del nostro tempo.

Sono le minoranze creative che determinano il futuro ed in questo senso la Chiesa Cattolica deve comprendersi come minoranza creativa che ha un’eredità di valori che non sono cose del passato . ma sono una realtà molto viva ed attuale.

La Chiesa deve attualizzare questi valori, essere presente nel dibattito pubblico, nella nostra lotta per un concetto vero di libertà e di pace.

L’uomo deve essere toccato nel profondo del cuore dalla verità.

Il suo coinvolgimento deve scaturire  dall’interno, essere convinzione profonda, a tal punto che l’uomo non potrà fare altro che impegnarsi per essa. In questo modo i democratici cristini possono diventare sale della terra.

Nel discorso della Montagna Gesù Cristo ci invita a non preoccuparci di cosa mangeremo o berremo o che cosa indosseremo. Di tutte questo cose vanno in cerca i pagani. Il Padre Vostro celeste sa che ne avete bisogno.

Ci invita invece a cercare il Regno di Dio e la sua giustizia.

E tutte questo cose ci saranno date in aggiunta.

Non preoccupatevi dunque del domani, perchè il domani si preoccupa di sè stesso. A ciascun giorno basta la sua pena (MT / Cap. 6, 31-34).

Il punto decisivo nell’esortazione di Gesù è dunque quello di cercare anzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia e poi tutte le altre cose ci saranno date in aggiunta. >>

Il dibattito congressuale che si svilupperà in sede di XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana servirà proprio a coniugare queste premesse di carattere generale con le problematiche che troviamo sul campo.

Problematiche da affrontare con quella concretezza necessaria a trovare soluzioni operative di cui la nostra attuale Società italiana ha davvero molto bisogno !

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Fernando Ciarrocchi
11 mesi fa

Eccelso. Un mix straordinario di cultura, fede solida e notevole lungimiranza politica. Grazie Segretario