Regolamentazioni più chiare e condivise da tutti per salvare internet: è questo l’appello del padre di Facebook, Mark Zuckerberg, rivolto ai governi di tutto il mondo. Il fondatore del social blu solleva il problema sui contenuti dannosi, sulla privacy e sulle interferenze politiche, sostenendo la necessità di sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione che possa regolamentare non soltanto il suo social, ma l’intero web. Sulla questione “politica”, sollevata dopo le numerose azioni subdole avvenute durante la campagna elettorale presidenziale di Donald Trump del 2016, Mark spiega: «Bisogna proteggere le elezioni.
Facebook ha già fatto cambiamenti significativi ma i nostri sistemi sarebbero più efficaci se il regolamento avesse creato standard comuni. Le leggi sulla pubblicità politica online si concentrano principalmente sui candidati e sulle elezioni, piuttosto sulle questioni politiche che dividono e sulle quali abbiamo già visto più tentativi di interferenza. Alcune leggi si applicano solo durante le elezioni, anche se le campagne di informazione vanno avanti senza sosta». Zuckerberg ha proposto anche la sua idea per proteggere gli utenti dai contenuti dannosi.
Appello del creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, attraverso il Washington Post. Il manager americano si rivolge ai governi di tutto il mondo affinché si trovino nuove regole per salvare internet, evitando la pubblicazione di tutto ciò che viola la privacy nonché icontenuti dannosi. Per quanto riguarda questo aspetto il 34enne di New York ha spiegato che sta nascendo un organismo indipendente «in modo che le persone possano far appello alle nostre decisioni. Stiamo lavorando anche con i governi, tra cui i funzionari francesi, per garantire l’efficacia dei sistemi di revisione dei contenuti». Secondo il papà del social in blu, tutte le aziende che operano su internet dovrebbero essere «responsabili dell’osservanza delle norme sui contenuti dannosi». Zuckerberg si rende conto di quanto sia complicato e pressoché impossibile rimuovere tutti i contenuti dannosi da internet: «ma quando le persone utilizzano decine di servizi di condivisione diversi abbiamo bisogno di un approccio più standardizzato».
Ed ecco la soluzione: fissare degli standard che disciplinino la distribuzione di contenuti nocivi, e tarare le aziende su tali paletti. «Il regolamento – aggiunge Zuckerberg – potrebbe impostare le linee di base su ciò che è proibito e richiedere alle aziende di costruire sistemi per ridurre i contenuti al minimo possibile».
ZUCKERBERG INVOCA NUOVE REGOLE
Appello del creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, attraverso il Washington Post. Il manager americano si rivolge ai governi di tutto il mondo affinché si trovino nuove regole per salvare internet, evitando la pubblicazione di tutto ciò che viola la privacy nonché icontenuti dannosi. Per quanto riguarda questo aspetto il 34enne di New York ha spiegato che sta nascendo un organismo indipendente «in modo che le persone possano far appello alle nostre decisioni. Stiamo lavorando anche con i governi, tra cui i funzionari francesi, per garantire l’efficacia dei sistemi di revisione dei contenuti». Secondo il papà del social in blu, tutte le aziende che operano su internet dovrebbero essere «responsabili dell’osservanza delle norme sui contenuti dannosi».
Zuckerberg si rende conto di quanto sia complicato e pressoché impossibile rimuovere tutti i contenuti dannosi da internet: «ma quando le persone utilizzano decine di servizi di condivisione diversi abbiamo bisogno di un approccio più standardizzato». Ed ecco la soluzione: fissare degli standard che disciplinino la distribuzione di contenuti nocivi, e tarare le aziende su tali paletti. «Il regolamento – aggiunge Zuckerberg – potrebbe impostare le linee di base su ciò che è proibito e richiedere alle aziende di costruire sistemi per ridurre i contenuti al minimo possibile».
ZUCKERBERG: “NUOVE REGOLE SALVA-INTERNET”
Chiede aiuto Mark Zuckerberg e si rivolge ai governi del pianeta. Il padre di Facebook, attraverso un lungo articolo pubblicato sul Washington Post, chiama in causa mondo intero per migliorare il web e di conseguenza la nostra vita: «Ho passato la maggior parte degli ultimi due anni – le parole del genio statunitense riportate da Repubblica – a concentrarmi su problemi come contenuti dannosi, integrità elettorale e privacy. Penso che sia importante definire quali ruoli vogliamo che le aziende e i governi possano giocare nell’affrontare queste sfide».
Invita a muoversi, a prendere decisioni il 34enne newyorkese, sottolineando come la tecnologia sia una parte importante della nostra vita, e che Facebook abbia enormi responsabilità, ma non basta: «Abbiamo bisogno di un ruolo più attivo per i governi e le autorità di regolamentazione – aggiunge – aggiornando le regole per internet, possiamo preservare il meglio di questo mondo, la libertà che hanno le persone di esprimersi e quella degli imprenditori di inventare cose nuove, proteggendo anche la società dai danni più ampi».
ZUCKERBERG “FACEBOOK NON BASTA”
Il papà di Facebook chieda di stilare quanto prima un nuovo regolamento su quattro aree specifiche: contenuti dannosi, integrità elettorale, privacy e portabilità dei dati, quattro aspetti per cui lo stesso social network è stato spesso e volentieri attaccato, in particolare, nell’ultimo anno e mezzo. Zuckerberg snocciola quindi nel dettaglio i vari punti elencati, per poi chiudere con un messaggio: «Credo che Facebook abbia la responsabilità di aiutare a affrontare questi problemi, non vedo l’ora di discuterne con i legislatori in giro per il mondo. È tempo di aggiornare queste regole per definire le responsabilità chiare per le persone, le aziende e i governi». Una presa di posizione netta quanto inedita quella del manager a stelle e strisce, che dopo aver permesso una diffusione a livello mondiale del suo Facebook, chiede ora aiuto ai governi per provare a limitarne i risvolti negativi.
dal web di Antonio gentile